Il Passatore questa volta lo corriamo a Bressana

PRIMO PIANO

Un percorso locale di 100 km dopo lo stop alla gara da Firenze a Faenza La sfida dei runner Cecchetto e Serafini dedicata alle vittime del virus

Volevano affrontare ancora la “100 km del Passatore”, una delle ultremaratone più famose e massacranti del panorama podistico nazionale, dopo l’exploit del 2019 e da mesi si stavano preparando. Ma l’emergenza Coronavirus ha fatto saltare l’edizione 2020, la 48ª della serie (in programma nel prossimo fine settimana, con partenza da Firenze e arrivo a Faenza). Ecco allora che due runner amatoriali di Bressana, Matteo Cecchetto e Ferdinando Serafini, hanno deciso di dare vita a una versione “casalinga” della gara, con un percorso locale di 5-6 km da completare venti volte.

«Partiremo tra le 20 e le due di notte di sabato prossimo – spiegano Cecchetto, bancario 45enne, e Serafini, carabiniere 49enne, entrambi sposati con due figli – con arrivo tra le 9 e le 10 del mattino successivo). Il via e il traguardo nella piazza principale di Bressana, davanti al palazzo municipale; il percorso si snoderà da piazza Marconi, via Depretis, via Martiri della Liberazione, via Argine Coppa, con tappe alle frazioni di Bottarone e Argine transitando per via Gramsci, via dei Genovesi e via Roma, quindi rientro in paese da via 4 Novembre. Programmare un giro di 100 chilometri complessivi restando in zona non è semplice».

Il pensiero a chi non c’è più

I due runner correranno con la maglia di “Sport Senza Frontiere”, onlus di inclusione sociale che per l’evento ha aperto sul sito “Rete del dono” una pagina di raccolta fondi dedicata ai bambini disagiati delle città italiane particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria. «Con l’amico Ferdinando abbiamo partecipato insieme a tante maratone ed ultra-maratone – spiega Cecchetto – eravamo iscritti al Passatore e abbiamo colto l’invito degli organizzatori di correre la competizione virtuale attraverso il gruppo Facebook, “100 Km di Passione”. Visto che la corsa si farà “in casa” abbiamo chiesto agli organizzatori di avere sul pettorale la scritta “100 KM per Bressana Bottarone”, dedicato a chi è in prima linea contro il virus. Il nostro vuole essere un grande abbraccio a tutti i concittadini che hanno sofferto lutti in famiglia, in particolare penso ai miei amici Isabella, Eleonora e Marco che hanno perso i loro padri». «Un ringraziamento particolare va al mio collega Guglielmo – aggiunge Serafini – che come lo scorso anno in occasione del Passatore, ci accompagnerà in bici per l’intero percorso. Un pensiero al suo papà che non c’è più».

Maurizio Scorbati

Tratto da “La Provincia Pavese” del 16 Maggio 2020
Link all’articolo originale